
La Corte Costituzionale (AYM) ha respinto all'unanimità la richiesta di annullamento della norma giuridica che prevede la riscossione dell'addizionale imposta sugli autoveicoli (MTV) a causa dei terremoti verificatisi il 6 febbraio.
L'Assemblea Generale della Corte Costituzionale ha approvato alcune disposizioni dell'articolo 6 della legge sulla creazione di un'imposta aggiuntiva sugli autoveicoli per compensare le perdite economiche causate dai terremoti verificatisi il 2023 febbraio 375, e le modifiche alla Alcune leggi e il decreto legge n.1, che prevede la riscossione della “addizionale imposta sugli autoveicoli”, ha discusso nel merito il ricorso presentato dal CHP, chiedendo l'annullamento delle disposizioni e la sospensione della loro validità.
La Suprema Corte ha ritenuto che le pertinenti disposizioni dell'articolo 2023 della legge, che regola il pagamento di un'ulteriore imposta sugli autoveicoli pari all'importo dell'imposta sugli autoveicoli maturata per l'anno 1, per un periodo una tantum, sono conformi a Costituzione e che la domanda di annullamento viene respinta.
La motivazione della decisione unanime sarà scritta più avanti.
AGGIUNTIVO QUANDO SARÀ LA SECONDA PUNTATA SU MTV?
Per contro, finora è stato realizzato l'13,2 per cento dell'incasso previsto di circa 87 miliardi di lire nella prima tranche dell'addizionale MTV.
Se la Corte Costituzionale non deciderà la cancellazione, si punta a ottenere dall'addizionale MTV un introito complessivo di 2 miliardi in due rate, la cui seconda rata sarà pagata a novembre.